È da molto tempo ormai che si parla di PLM. Ma talvolta non è così chiaro alle aziende che cosa si celi esattamente dietro a questo acronimo. Ovvero cosa si intenda davvero per Product Lifecycle Management. Quali sono le potenzialità di uno strumento del genere? Quali vantaggi può portare alle imprese di ogni dimensione l’adozione di soluzioni PLM? Soprattutto quelle medie e piccole possono pensare che si tratti di prodotti complessi, che richiedono un grande dispendio di denaro e di ore di consulenza per poter essere utilizzati. Non è sempre così. Lo vediamo più nel dettaglio con Dario Paoletti, co-founder di i3, di cui Parallaksis è la business unit dedicata a questa tecnologia.

“ll PLM è soprattutto un approccio strategico alla gestione delle informazioni, dei processi e delle risorse che concorrono alla definizione e al supporto dell’intero ciclo di vita di un prodotto – esordisce Paoletti –. Ciclo di vita che si compone di una serie di passi: inizia dall’ideazione e, passando per lo sviluppo, la produzione e il lancio sul mercato, si conclude con il suo ritiro. Il PLM non è solo una tecnologia informatica, ma piuttosto una teoria che, attraverso un approccio integrato basato su un insieme di tecnologie, metodologie di organizzazione del lavoro collaborativo e definizione di processi, consente di ottimizzare lo sviluppo, la modifica e la manutenzione del prodotto: in poche parole questo significa minor tempo, minori costi, maggiore qualità, minori rischi”.

Un sistema PLM collaborativo come quello ideato da Parallaksis indirizza un processo decisionale preciso e ben strutturato attraverso l’intero ciclo di vita del prodotto, offrendo numerose funzionalità concepite per aumentare significativamente la produttività attraverso la multidisciplinarietà aziendale. Partendo dalla progettazione del prodotto, archivia considerevoli moli di dati. La progettazione del prodotto è controllata mediante la gestione della configurazione, le revisioni, il coordinamento delle modifiche, consentendo aggiornamenti e miglioramenti continui, il tutto controllando l’accesso degli utenti indirizzandoli ai dati di propria competenza. Attraverso un PLM collaborativo le aree di ingegneria possono comunicare costantemente con quelle di produzione, scambiando informazioni e utilizzandole per creare un percorso virtuoso di produzione. È possibile trasmettere informazioni ai sistemi a valle, quali Enterprise Resource Planning (ERP) e Manufacturing Execution System (MES), nonché integrarsi con strumenti di simulazione.

“Nello specifico Parallaksis e i3 hanno concepito Engineering Portal, una soluzione PLM  integrata dell’intero ciclo di vita di un prodotto, a partire dalla sua concezione, passando per la sua manutenzione fino al raggiungimento, eventualmente, del ritiro dal mercato – prosegue Paoletti –. Si tratta di un prodotto pronto per essere introdotto in azienda fin da subito. Con poche e semplici operazioni è già operativo. Il modulo propone inoltre un largo insieme di funzionalità che possono essere configurate facilmente per essere adattate alle esigenze e ai processi di ogni tipo di azienda. Velocità di introduzione, strumenti disponibili per la migrazione di dati e file da altri sistemi, sono le chiavi per consentire un rapido utilizzo che possa velocemente abilitare la collaborazione in azienda”.

Con Engineering Portal tutti i dati relativi al prodotto vengono condivisi fra le diverse funzioni aziendali, nonché verso l’azienda estesa, integrandosi con tutte le altre soluzioni già presenti in azienda. Ci riferiamo ad esempio sistemi CAD per la modellazione 2D e 3D, ERP per la pianificazione delle risorse, CRM per la gestione dei rapporti con i clienti oppure SCM per la gestione dei fornitori. Tutto avviene in maniera semplice e senza impattare sulla normale routine lavorativa. Con Engineering Portal, il PLM secondo Parallaksis, la rivoluzione copernicana del business è insomma strategica, ancora prima che tecnologica. A vantaggio dell’azienda e di tutti i suoi stakeholder.

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