Food & Beverage: come gestirne in modo semplice le complessità specifiche?
Qual è l’elemento più importante per un’azienda del settore Food & Beverage quando intraprende uno studio per un nuovo prodotto? Sicuramente lanciare sul mercato un prodotto di successo. Ma sappiamo bene che, da solo, questo non basta. Bisogna anche che risponda a precise regole, oltre che legali, anche industriali: ridurre il time-to-market, garantire la massima qualità, diminuire i costi di sviluppo.
“Come per tutte le attività industriali – spiega Michele Suriani, Amministratore di AEC, partner di Parallaksis – anche nel settore Food & Beverage la concorrenza è molto sentita e talvolta aggressiva. Le aziende sono pressate dall’esigenza di innovare i prodotti, ma sempre tenendo d’occhio i costi e, al tempo stesso, mantenendo alti gli standard di qualità richiesti. Per fare questo sono necessari strumenti in grado di gestire la complessità crescente dei processi di innovazione e delle sviluppo dei prodotti, cosa che applicativi generici non sono più in grado di fare”.
Ecco che entrano in gioco strumenti, inizialmente nati per soddisfare le esigenze di complessità di altri settori industriali come l’Aerospace o l’Automotive, che oggi vengono adottati anche nel settore agroalimentare e che sempre più spesso sono ritenuti indispensabili per mantenersi competitivi.
“Si tratta – continua Suriani – di sistemi PLM pensati per abbracciare l’intero ciclo di vita del prodotto e in grado di governare una grande complessità di dati, facendo in modo che questi siano costantemente aggiornati, sempre disponibili per tutti gli utenti interessati e consultabili ovunque sia all’interno che al di fuori dell’azienda”.
Ma quanto può costare ad un’azienda di medie e piccole dimensioni dotarsi di applicativi del genere e con quali tempistiche?
“Fino a qualche tempo fa – prosegue – un’azienda di medie dimensioni si limitava a utilizzare applicativi generici come Excel o Access. Sono ottimi software se parliamo di produttività individuale, ma che rivelano i loro limiti nell’ambito delle attività industriali, dove non sono più sufficienti a governare la complessità crescente dei processi dell’innovazione e sviluppo prodotti. Ci vogliono soluzioni specifiche in grado di gestire i dati in modo strutturato, studiate per l’innovazione, per la gestione dei progetti e delle idee per sviluppare i nuovi prodotti”.
Quello che distingue le soluzioni offerte da Parallaksis, anche attraverso partner come AEC, è la semplicità. I prodotti non necessitano di ulteriore programmazione per essere adattati alle esigenze del cliente soltanto di essere configurati. In questo modo tempi che erano prima nell’ordine di sei mesi o un anno vengono ridotti e, in qualche settimana e senza spendere in molte ore di consulenza, l’azienda è pronta per operare con il nuovo sistema.
“D’altra parte – conclude Suriani – la complessità delle componenti di una ricetta è certo diversa ma in un certo senso paragonabile a quella di un’automobile di alta gamma. E, soprattutto, l’approccio non cambia: bisogna gestire i dati in modo sicuro, avendo sempre la possibilità rianalizzare il percorso fatto, e i diversi passaggi e quindi poter operare nel modo migliore”.
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