Il Naval: come preparare un’eccellenza italiana per le sfide di domani?
È un vanto dell’industria metalmeccanica italiana, un settore che ha saputo rispondere alla recessione e oggi sta vivendo una nuova evoluzione per affrontare le sfide di domani. Parliamo del Naval: secondo dati delle associazioni di categoria Assonave, per la cantieristica, e Ucina per la nautica da diporto – quest’ultima, una vera e propria eccellenza del Made in Italy – nel 2018 il fatturato globale del settore è stato pari a 4,27 miliardi di euro che, con un +10,3% sul 2017, fa segnare una crescita a due cifre per il quarto anno consecutivo. Nel dettaglio, la cantieristica ha fatto la parte del leone con 2,75 miliardi di euro, pari al 64,5% del totale, seguita dagli accessori per 1,16 miliardi (27,1%) e dai motori con 358 milioni (8,4%). Nella nautica da diporto l’Italia è il secondo esportatore al mondo dopo i Paesi Bassi, con 2,2 miliardi di dollari e il 13,2% di quota export mondiale, in crescita del 16,1% rispetto al 2017. Primo mercato sono gli USA, con una quota del 23,9%, per un valore di 476 milioni di dollari.
E le sfide del futuro? Tecnologie 4.0, sostenibilità, concorrenza sempre più aggressiva dei cantieri del Far East, solo per citarne alcune. Sfide che per essere affrontate con successo richiedono una visibilità e una padronanza completa su tutti i dati coinvolti nel processo. Anche perché il settore navale – sia civile sia militare – presenta la caratteristica quasi unica nell’ambito del manifatturiero di un ciclo di vita del prodotto molto esteso, che porta con sé la necessità di farsi carico anche della manutenzione in senso lato: una nave è un ‘oggetto’ estremamente complesso, costituito a sua volta da elementi complessi che, per essere realizzati, richiedono competenze specifiche e quindi diversi fornitori. E talvolta senza disporre all’interno di tutte le competenze progettuali necessarie.
Anche le realtà più grandi devono affidarsi a fornitori specializzati per elementi che spaziano dai radar ai motori fino alle cabine, senza contare che la realizzazione dello scafo è già di per sé un’attività molto sfidante dal punto di vista tanto progettuale quanto costruttivo. Le quantità di dati e informazioni da raccogliere e gestire sono enormi e in continuo cambiamento per l’evoluzione tecnologica, cambiamento che nei prossimi anni è destinato ad accelerarsi trainato dalla trasformazione digitale – con tecnologie come l’intelligenza artificiale, l’Internet delle Cose o la robotica – e dalla pressione ad adottare soluzioni più sostenibili, come motori carbon-neutral o materiali ecologici e riciclabili.
In questo scenario non basta più limitarsi a ‘gestire i dati’ in senso classico, magari con dei semplici fogli di calcolo e condividendoli via e-mail o nelle riunioni. Occorre un sistema strutturato di gestione di tutto il ciclo di vita dell’informazione, un Information Lifecycle Management, che trasformi ogni ‘pezzo’ di dati in un’informazione univoca, condivisa tra tutte le parti coinvolte nel progetto e sempre aggiornata.
La proposta di Parallaksis è Collaboration Desktop ILM Framework. Un unico ambiente strutturato, e integrato che può gestire applicazioni diverse in qualsiasi scenario applicativo – che coinvolga dati, processi aziendali e relazione tra le informazioni. Uno strumento agile e intuitivo per la gestione delle informazioni aziendali, completamente autonomo e configurabile. In un settore dove le spiccate peculiarità e particolari tempistiche del Product-to-Market devono coniugarsi con un elevatissimo livello di rispetto degli standard e con la previsione dei costi, Collaboration Desktop offre un sistema di preventivazione guidata con wizard, percentuali di aderenza del progettato e supporto per la partecipazione a gare. Competo di KPI ed analisi dei dati integrata, per una governance di progetto unificata. grazie alle loro caratteristiche di elevata personalizzazione, indipendenza da sistemi proprietari, alto grado di integrazione e comunicazione tra sistemi, i moduli per il manifatturiero e i trasporti sono la risposta perfetta per le esigenze di un settore così complesso.
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